pet anziani: l’importanza di un’alimentazione specifica!

Purtroppo è così: anche se noi li vediamo sempre come dei giovanotti tonici e vivaci, anche i nostri amati pet risentono del passare del tempo.

Tra cani e gatti i tempi sono ovviamente differenti, la cosa in comune è che ad un certo punto le cose cambiano: il metabolismo rallenta, l’efficienza dell’apparato digerente comincia a vacillare un po’, subentrano alcune patologie inevitabili con l’avanzare dell’età.

I veterinari sostengono che un animale si può considerare anziano quando entra nell’ultimo terzo della sua aspettativa di vita. In linea di massima un gatto si comincia a considerare anziano attorno ai dieci anni, mentre per i cani la valutazione cambia in base alla taglia: un cane di piccola taglia si ritiene anziano oltre gli otto anni, le razze di taglia media oltre i sette, mentre quelle di taglia grande e gigante già dai sei.

Come dicevamo con l’avanzare dell’età, come per noi, anche l’organismo dei nostri pet subisce delle lente ma inevitabili trasformazioni. Assolutamente raccomandabile, se non obbligatorio, è un controllo costante del veterinario. Questo ci consentirà non solo di ottenere importanti consigli, ma soprattutto di capire, e agire, tempestivamente in caso subentrino delle patologie tipiche della “terza età”.

MA COSA SUCCEDE?

  • Il metabolismo rallenta, con la conseguente necessità di ridurre l’apporto calorico dell’alimentazione quotidiana anche del 30%. Ovviamente è importante che questo cambiamento sia fatto in maniera graduale in modo da non creare disagio nel nostro pet. Il controllo dell’apporto calorico ci consentirà non solo di tenere adeguato il peso del pet per evitare sovrappeso o obesità, ma ci aiuterà anche ad evitare l’insorgere di altre patologie come artrite e altri problemi ossei.
  • L’apparato digerente non funziona più alla perfezione: come il motore di una macchina che ha percorso tanti chilometri risente dell’usura… Per questo bisogna prestare attenzione che gli alimenti siano facilmente digeribili, meglio se pensati e realizzati specificatamente per la sua età.
  • Anche i reni, a maggior ragione nel gatto in cui sono sempre delicati, richiedono maggiori attenzioni: scegli in accordo con il tuo veterinario di fiducia alimenti a basso contenuto di fosforo in modo da non sovraccaricare le normali funzionalità renali.
  • Intestino: quando l’organismo invecchia, anche l’intestino si impigrisce un po’… La scelta di un’alimentazione con un apporto di fibre adeguato allo stadio di vita diventa fondamentale. 
  • Denti e gengive: presta attenzione alla sua masticazione. Il tartaro nei pet anziani si forma con più facilità e sono più soggetti a gengiviti. Controlla quindi maggiormente la sua igiene orale in modo da intervenire subito in caso di infezioni.
  • Le difese immunitarie si abbassano: potrebbe essere utile valutare insieme al veterinario l’integrazione in dieta di vitamina E per aiutare il nostro pet a proteggersi un po’.
  • Più pasti, più piccoli per digerire meglio: l’ideale sarebbe aumentare il numero dei pasti giornalieri, anche fino a tre. Mangiare quantità più piccole ripartite in un numero di pasti maggiore consente al pet di non appesantirsi troppo e digerire meglio.
  • Aumenta il rischio di disidratazione: è sempre importante che i nostri amici a quattro zampe abbiano acqua fresca a disposizione, ma a maggior ragione con l’avanzare dell’età il rischio di non idratarsi correttamente aumenta, quindi poniamo maggiore attenzione alla ciotola dell’acqua.

Quello che abbiamo elencato sopra è ciò che succede fisicamente al nostro pet mano a mano che la gioventù si allontana. Per noi che li conosciamo così bene però, in realtà saranno altre le cose che noteremo per prime. Ci accorgeremo che il nostro amato cane non sarà più così pronto a correre alla porta quando rientriamo in casa, o non sarà poi così desideroso di fare lunghe passeggiate, oppure il nostro gatto non sentirà più così tanto il desiderio di uscire per le sue scorribande notturne…

PICCOLE ATTENZIONI, GRANDE AMORE…

Rendersi conto del cambiamento del nostro pet e rispettare le sue nuove esigenze è, da parte nostra, non solo un dovere, ma anche un grandissimo atto di amore. Ci sono tante piccole accortezze che possiamo fare per rendere i loro ultimi anni di vita ancora più piacevoli, e i nostri “vecchietti” di casa risponderanno con un amore e una devozione che supereranno di gran lunga qualsiasi nostra aspettativa.

Tutti con l’età tendiamo a diventare più sedentari, a sonnecchiare di più, ad amare particolarmente il calduccio e le coccole. Per questo starsene sul divano vicini vicini diventerà il nostro passatempo migliore. Le lunghe passeggiate o i giochi scatenati al parco con Fido lasceranno il posto a piccole uscite e piacevoli momenti di relax sulla panchina; le scorribande, le ore piccole o le battute di caccia di Fufi verranno rimpiazzate da serate assonnate e coccolose…

Un po’ alla volta quindi impareremo a conoscere i nuovi ritmi del nostro pet ma dovremo essere in grado di imparare, con l’aiuto del nostro medico veterinario, anche qual’è l’alimentazione più adatta a lui.

LE CARATTERISTICHE DI UN’ALIMENTAZIONE SPECIFICA

Il cambiamento fisico del nostro pet con il passare degli anni, i normali acciacchi legati all’età e l’aumento del rischio di insorgenza di patologie specifiche, dovrebbero farci riflettere su quanto è importante la scelta di un alimento piuttosto che un altro… 

Ci sono caratteristiche ben precise che dobbiamo ricercare e verificare negli alimenti che scegliamo per un pet anziano. Qui ne riportiamo un elenco indicativo, ma raccomandiamo sempre di chiedere aiuto al nostro veterinario di fiducia perchè ogni vecchietto a quattro zampe ha delle necessità personali.

  • Dieta costante: cerchiamo di mantenere il più possibile invariati orari, dosi e alimenti perchè un pet anziano fatica di più ad abituarsi. Se dobbiamo variare qualcosa facciamolo in maniera graduale.
  • Dosi più piccole ma più frequenti: qualunque sia l’alimento che scegliamo, ripartiamo la dose giornaliera in almeno tre pasti, più facili da digerire e che non lo appesantiscono.
  • Limitiamo i carboidrati: perchè con l’età la glicemia fatica di più a rientrare nei normali parametri.
  • Fibre: l’intestino diventa pigro, quindi fornire alimenti che contengono il giusto apporto di fibre può essere d’aiuto.
  • Proteine di alta qualità: contrariamente a ciò che si pensa, non si deve aumentare l’apporto di proteine, anche per non mettere in sofferenza i reni, ma bensì è importante prediligere gli alimenti che forniscono il giusto apporto di proteine ma di origini più nobili.
  • Integrazioni: ben accette sono le integrazioni con le vitamine perchè i pet anziani tendono ad assorbirne meno o a perderle. Importantissimi anche gli acidi grassi essenziali che possono aiutare a limitare o rimandare i problemi di artrite. Di grande aiuto anche la presenza nella ciotola di antiossidanti che possono aiutare a rallentare l’invecchiamento cellulare provocato dai radicali liberi.

L’alimentazione casalinga non è sbagliata, ma sicuramente più difficile da gestire. Le crocchette che troviamo in commercio, specialmente se di ottima qualità, ci garantiscono il giusto apporto di tutti i nutrienti perchè sono appositamente studiate per i pet che, appunto, non sono più così giovincelli…

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