CRUELTY FREE
UNA SCELTA ETICA E NON SOLO…
Il cruelty free è diventato “famoso” negli anni passati grazie alle campagne fatte in ambito cosmetico. Erano infatti, e purtroppo alcune sono tuttora, coinvolte aziende di prodotti per la bellezza e l’igiene personale.
Ora sappiamo tutti però, che non solo queste aziende praticano test su animali, purtroppo la sperimentazione su cavie avviene per molti generi di prodotto.
Anche nel settore pet food infatti ci sono grandi aziende che scelgono di testare i propri alimenti prima di avviarne la produzione. Le sperimentazioni sono di diverso genere, e bisogna ammettere che spesso non sono particolarmente cruente come per altri settori. Però, quando si amano tanto gli animali, qualsiasi limitazione al benessere di un cane o un gatto ci sembra una cosa difficilmente accettabile.
AGIRE PER IL BENESSERE
Quando si accoglie un pet in casa, cane, gatto, pesciolino, criceto o coniglietto che sia, l’amore che proviamo non si limita a lui, ma si allarga a tutte le specie del regno animale. Il Cruelty Free diventa quindi una scelta etica quasi scontata, che ci accompagna nelle scelte d’acquisto che facciamo ogni giorno.
Se siamo davanti allo scaffale di un negozio, e cerchiamo un prodotto cosmetico cruelty free siamo aiutati da un bollino, un logo, presente appunto in quei prodotti le cui aziende produttrici non realizzano test su animali.
Quando però usciamo dal settore beauty le cose non sono così chiare e ogni azienda adotta un suo marchio per comunicare all’acquirente la sua scelta etica (sempre che ci sia!).
L’Oipa, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, ha stilato una lista che suddivide le aziende di pet food in buone o cattive. Le aziende “negative” sono quelle che ammettono che i propri prodotti vengano testati sugli animali, mentre le aziende buone sono quelle che hanno semplicemente, ed eticamente, scelto di utilizzare metodi alternativi per avere dei feedback del proprio alimento, con soluzioni assolutamente non crudeli e a totale rispetto dell’animale.
Questa la lista realizzata dall’Oipa e pubblicata dal sito Salvagente:
Cruelty free? Si, grazie. Ecco le aziende amiche degli animali