CANI, GATTI E BAMBINI: IL BELLO DI CRESCERE INSIEME!

 

“Un bambino che ha la fortuna di crescere con un pet,
ha grandi possibilità di essere un adulto migliore…”

 

Esistono molte ricerche scientifiche che sostengono e dimostrano quanto sia valida l’interazione tra cuccioli d’uomo, di cane o gatto (ma anche cavalli, caprette, galline, coniglietti, criceti, pesci rossi…). É una grande opportunità, stimolante ed arricchente, ma è soprattutto una grande fortuna perchè crea un legame che resterà indelebile nella vita di entrambi. Quello che le ricerche non possono misurare purtroppo, è il grande amore che nasce e cresce quando un cucciolo d’uomo incrocia la sua vita con quella di un altro essere vivente, diverso da lui.

 

RISPETTO, CURA, AMORE…

Prendersi cura del proprio pet, in modo adeguato ad ogni età, può insegnare ai nostri bambini un’infinità di valori che li faranno crescere serenamente. Impareranno a prendersi cura degli altri, ad essere più tolleranti e a portare rispetto per i tempi altrui. Aumenterà la loro capacità di osservazione e la loro empatia. Accarezzare l’animale aiuterà i nostri bambini a rilassarsi, a provare dolcezza, e tutte queste sensazioni positive li aiuteranno ad accrescere la fiducia in sé stessi e la loro autostima.

Altri studi dimostrano anche quanto, vivere con un animale in casa, possa sviluppare maggiormente le difese dell’organismo. Si riduce il rischio di sviluppare allergie e si rafforza il sistema immunitario del bambino (leggi l’articolo completo “Allergie infantili: un pet in casa per bambini più protetti“). Inoltre, un compagno di giochi a quattro zampe, stimola i nostri figli a fare più attività fisica e a stare all’aperto, aiutandoli così a mantenere uno stile di vita più attivo e a scaricare lo stress).

La vita del cucciolo può essere inoltre fonte ispirante per spiegare al bambino il cerchio della vita: la sessualità, la riproduzione, le malattie e, purtroppo, anche la morte. La separazione, dovuta alla scomparsa del nostro pet, può essere utile per “preparare” i nostri figli ad altri inevitabili distacchi che dovranno affrontare nel corso della loro vita…

UNA SCELTA RESPONSABILE

Inutile dirlo: la scelta deve sempre essere fatta dall’adulto! Un cucciolo non può arrivare in casa per soddisfare la sola richiesta di nostro figlio, ma deve essere pensata valutando se la famiglia è in grado di accogliere il nuovo amico a quattro zampe. In rete si vedono moltissimi video e foto che ritraggono cani, gatti e neonati che si coccolano amorevolmente: è davvero bellissimo, ma non è un percorso scontato. I cuccioli, sia umani che pelosi, devono essere accompagnati in questa conoscenza reciproca con responsabilità, serenità e consapevolezza.

Quando si tratta di cuccioli, che siano cani, gatti o bambini, non possiamo pensare di lasciarli interagire da soli, poiché le loro modalità di gioco, la loro irruenza e la loro forza sono differenti.

Un bambino piccolo avrà sempre la tendenza a tirare la coda del gatto o le orecchie del cane. Un gattino, preso dall’enfasi del gioco, pianterà sicuramente le unghie. Il cucciolo di cane forse salterà addosso al bimbo mordicchiandolo… sono gli atteggiamenti normali che i cuccioli hanno con i loro simili o con la madre. Ma mamma gatta, quando il suo gattino graffia, sa imporgli un limite e mamma cagna, quando il cucciolo morde troppo forte, gli insegna a smettere. Perché le mamme hanno proprio il compito di insegnare loro quando stanno oltrepassando il limite. É lo stesso compito che abbiamo noi: insegnare al nostro piccolo cucciolo d’uomo quali sono le cose che può, o non può fare, con gli amici a quattro zampe, cuccioli o adulti che siano.

Un bambino che gioca con un cane adulto, per esempio, non potrebbe mai essere in grado di interpretare i segnali che l’animale lancia quando non è a suo agio. La supervisione da parte nostra garantirà la sicurezza di un gioco sereno per entrambi.

ARRIVA UN CUCCIOLO!

Se nella nostra casa arriva un cucciolo e abbiamo già dei bambini le cose da tenere bene a mente sono poche ma importanti. La regola di base è sempre quella di tenere sotto controllo la situazione:

  • Il cucciolo peloso, che sia cane o gatto, usa la bocca per scoprire le cose, quindi cercherà di mordicchiare il bambino e, non sapendo ancora dosare bene la sua forza, potrebbe ferirlo.
  • Il bambino tende a prendere l’animale come il nuovo gioco: strattonandolo o maltrattandolo potrebbe fargli male provocando in lui una lecita reazione di difesa.
  • Il bambino interagisce spesso col nuovo cucciolo in maniera eccessiva, eccitandolo ulteriormente: un cucciolo sovreccitato che corre per casa può fare dei danni.
  • Facciamo attenzione che il pet col tempo non sviluppi un’eccessiva gelosia nei confronti del bambino, sentendolo come un animale da difendere e mostrando quindi reazioni aggressive nei confronti di quanti si avvicinano a lui.
  • Se il bambino sveglia improvvisamente il suo pet per giocare, o lo infastidisce durante la pappa, potrebbe spaventarlo e fagli avere una reazione improvvisa di aggressività: facciamo in modo che i momenti di sonno e pasto di ciascun cucciolo vengano rispettati da tutti.

 

QUANDO AD ARRIVARE, È IL CUCCIOLO D’UOMO

Al contrario la situazione potrebbe essere che nella nostra casa, già abitata da pelosi amici a quattro zampe, arrivi un piccolo cucciolo d’uomo. Come possiamo gestire al meglio la nuova situazione?

Diciamo che molto dipende dal carattere che hanno il nostro cane o il nostro gatto, dalle abitudini che hanno preso negli anni di convivenza con noi e dalla nostra capacità di “introdurre” correttamente la novità in casa…

Nel caso dei cani è sicuramente vero che alcune razze sono ritenute più indicate di altre a stare in famiglie con bambini, ma noi ci teniamo molto a precisare che la vera differenza sta nel modo in cui educhiamo i nostri amici a quattro zampe. Anche cani dalle caratteristiche fisiche imponenti, o dal carattere notoriamente impegnativo, possono risultare assolutamente dolci, premurosi e delicati con i nostri figli.

Anche in questo caso semplici accuratezze porteranno non solo ad una convivenza pacifica, ma alla nascita di una grande relazione di affetto che durerà per tutta la loro vita!

  • Facciamo comparire per tempo e gradualmente in casa gli oggetti che serviranno per il nascituro, come carrozzina, culla, fasciatoio, ecc.
  • Quando il bambino arriva facciamo attenzione a non diminuire drasticamente il tempo dedicato al nostro pet, mantenendo il più possibile invariate le sue abitudini.
  • Cerchiamo di fare cose piacevoli con il nostro pet in presenza del bambino, in modo tale che associ al neonato un pensiero piacevole.
  • Non allontaniamo mai il pet dal bimbo quando egli si avvicina per “scoprirlo”. Rimaniamo vicini per garantire la sicurezza di entrambi, ma cerchiamo di agevolare la conoscenza reciproca.
  • Allo stesso modo non forziamo il pet ad avvicinarsi al neonato se si mostra diffidente. Dobbiamo sempre cercare di rispettare i tempi di ognuno in modo tale da non suscitare sensazioni sgradevoli.
  • Quando i cuccioli stanno insieme vigiliamo sempre su di loro. Col passare del tempo si conosceranno e potranno passare momenti da soli, ma inizialmente facciamo da supervisori e osserviamo i loro comportamenti.

 

Se ancora qualcuno avesse dubbi sull’effetto benefico che i pet hanno sulla vita dei nostri bambini, possiamo solo fare un accenno alla Pet-terapy: autismo, disturbo dello sviluppo, depressione infantile, difficoltà di adattamento, problemi motori, disturbi neurologici o dell’apprendimento… Questi sono solo alcuni esempi delle patologie che vengono ogni giorno affrontate da medici, genitori e bambini avvalendosi del preziosissimo aiuto e della collaborazione dei nostri amati pet…

Veri e propri angeli custodi dei nostri bambini.

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